Anche quest’anno la Pro Loco, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con la locale Sezione Alpini, nello spazio Circo di viale Europa (angolo via C. A. Dalla Chiesa), organizzerà il tradizionale Falò di S. Antonio.

E’ una festa molto sentita dalla popolazione e l’accensione del Falò richiama sempre un pubblico entusiasta sia di grandi che di piccoli.

E’ anche una delle poche tradizioni popolari rimaste in questa società che sembra fare di tutto per dimenticare le proprie radici coi relativi valori.

Oggi i falò, come il nostro, vengono allestiti in spazi pubblici; un tempo, invece, i contadini, e anche noi quando eravamo ragazzi, facevano a gara nelle corti e nelle cascine a chi accendeva il rogo più alto.

L’origine di questa tradizione si perde nel tempo, anche se il suo significato di bruciare l’inverno che sta finendo, con tutte le sue difficoltà ed i suoi rigori, per aprirsi alla primavera che sta arrivando e ci chiama a nuova vita ed a nuova speranza, credo possa valere ancora anche per noi.

Un tempo, nelle gelide notti d'inverno si cantava qualche filastrocca, si invocava il santo protettore degli animali e delle stalle e si mangiavano magari, quando si poteva, delle frittelle.

Oggi, vicino al fuoco, coloro che vi parteciperanno troveranno del latte caldo con miele o, in alternativa vin brulè e la Banda Cittadina che allieterà tutta la cerimonia, come avviene tradizionalmente da sempre.

Negli anni scorsi c’è stato un grande afflusso di gente. Quest’anno gli organizzatori si augurano che siano ancora di più, visto che la ricorrenza cade in sabato sera e consente a tutti di essere più liberi il mattino dopo.

Sarà, speriamo, una grande festa di popolo, probabilmente resa più suggestiva dalla presenza della neve, ed un momento rilassante, pur nel freddo pungente, per tutti.

Appuntamento la sera del giorno 17/1 p.v. alle ore 20,45,

 

Angelo Cernuschi

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