Cascine S. Pietro ha avuto diverse denominazioni: anticamente si chiamava Bergias, poi Cascine Franche, infine Cascine S. Pietro.

È una frazione di Cassano d'Adda, separata dal centro amministrativo civile da due corsi d'acqua: l'Adda e la Muzza.

Nasce attorno ad una corte storica, asse economico e di difesa, cresce attorno alla chiesa di San Pietro apostolo, maturando gradualmente fino ad autonomia comunale e religiosa.

La chiesa e dedicata a S. Pietro, ma si trovano documenti in cui si dice dedicata a S. Pietro della stella (1470) o anche ai Santi apostoli Pietro e Paolo.

La frazione è formata da un centro di cascine e villette moderne, da quattro condomini e da cascinali a raggio nella campagna.

Cresciuta a dimensione rispettabile, e autonoma per i molti servizi sociali, scolastici e religiosi, per il numero della popolazione per le numerose costruzioni moderne.

Ha un proprio dialetto che si diversifica negli accenti ed anche in certi vocaboli da quello cassanese, risentendo maggiormente, al di la del fiume, di influenze cremonesi e bergamasche, più di quelle milanesi.

Ha anche una sua storia testimoniata da molteplici documenti d'archivio. L'attuale Cascine S. Pietro sorge sull'area occupata dall'antico lago Gerundio, formate dalla confluenza delle acque dell'Adda, del Serio e dell'Oglio, prima della bonifica di queste terre che diventano la storica Ghiara d'Adda.

Chiesa di Cascine S.Pietro - foto di Renato Siesa

Tombe romane sono trovate alla fine dell'ottocento e, nel 1976 in occasione dello scavo per la rete di distribuzione del metano, presso la cascina Porra. Qui sorgevano gli antichi villaggi di Begias e Blancanuca (Codex diplomaticus cremonensis).

Nell'inventario dei beni del monastero di S. Giulia in Brescia sono anche le "Corte di Albinago, Corte S. Petri, Corte S. Cassiani" (Codex diplomaticus Longobardum dello Schiapparelli: anni 904-910)

Si tratta di Cascine S. Pietro, Albignano e Cassano d'Adda?

I D’Adda, grandi proprietari terrieri che avevano fatto larghi prestiti alle amministrazioni dello stato, avevano acquistato, all’inizio del 1500, le terre di Cascine S. Pietro.

Già nel 1411, per decreto ducale i precedenti possessori, Briglia, Ghirindelli, Porro, avevano ottenuto l’esenzione dalle tasse.

I D’Adda, con un’operazione abilmente condotta, come del resto avevano fatto

anche i Melzi, a Fara per il comune Massari dè Melzi, (Badalasca), chiedono ed ottengono la costituzione di un comune a se stante, per sfuggire al pagamento di tasse e mantenere le esenzioni ducali gia precedentemente godute.

Cosi Cascine sfugge a tutte le tasse, compresa quella sul passaggio del porto. Questa posizione anomala è motivo di secolari controversie e rancori tra le due comunità di Cassano e di Cascine.

Queste esenzioni sono segnalate dai documenti: 15-9-42.

Ottenuta la separazione civile si richiede quella ecclesiastica dalla parrocchia di Cassano.

La legge del 10.6.1757 rende operante quella di due anni prima sulla riforma dei governi locali.

Sono superate autonomie, privilegi, per 1'amministrazione unica per tutti i comuni.

Cascine S. Pietro appartenente alla Gera d'Adda entra a far parte del primo distretto della provincia di Lodi.

Ci si domanda: come mai il territorio oltre 1'Adda geograficamente soggetto alla bergamasca, al cremonese, appartiene alla provincia di Milano?

Un documento del 1525 dichiara che Cascina Franca e sempre appartenuta a Cassano, nel ducato di Milano.

   Tratto da: "I Quaderni del Portavoce"  n. 4 "LA TERA L'É BASA" di Don Varlo Valli

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